Moschee, Mederse & Mausolei
Una moschea, jama o masjid, è il luogo di culto musulmano. Una medersa è una scuola di teologia, in alcune di esse si tengono anche corsi di lingue e scienze. I mausolei (zawiya o zaouia) a Fez, sono i luoghi di sepoltura e santuari di sultani e di uomini santi, che possono includere anche una moschea. Visto che non è permesso l’accesso alle moschee ai non musulmani, l’unica cosa che potete fare è dare un’occhiata agli interni, che in Fez, sono sempre spettacolari, attraverso la porta d’ingresso o camminarvi intorno ammirando la struttura esterna dell’edificio. Le decorazioni comuni a tutti gli edifici religiosi in Fez, così come nei riad (che sono case private), sono i Zellij, mosaici fatti di piastrelle in gesso smaltate e scolpite con complicati disegni, e mashrabiyya, modellati dal cedro in schemi reticolari.
La preghiera musulmana si recita nella direzione della Mecca cinque volte al giorno. All’alba (fajr), a mezzogiorno (dhuhr), nel pomeriggio (asr), subito dopo il tramonto (maghrib), e verso mezzanotte (isha’a) con uno speciale servizio che prevede un sermone il Venerdì a mezzogiorno. L’esatta ora delle preghiere varia con lo spostamento del sole. Sia gli uomini che le donne sono ammessi a pregare nelle moschee, sebbene a volte in zone separate, eccetto il Venerdì. Le donne tendono, comunque, a recitare le preghiere a casa.
I luoghi contrassegnati con un * sono da non perdere.
■ Bab Guissa Medersa. [C-1] Risalente al 18° secolo e situata nelle vicinanze dela cancello che porta il suo nome, è stata costruita dal sultano Aloita Sidi Mohamed Ben Abdallah per gli studenti in arrivo dal Nord. L’area d’insegnamento e le 20 camere dormitorio sono ancora in uso.
■ Moschea di Chrabliyine ( o Cherableeyeen) [B-2] risalente al 14° secolo, nelle vicinanze di Taala Kibera, è notabile per il suo bel minareto di piastrelle verdi (imbruttito da un sistema di altoparlanti) e per la decorazione mashrabya madersa.Chrabliyine significa antisaltellamento.
■ L’area di Lihoudi un tempo è stata largamente ebraica e forse questo spiega la mancanza di minareti nella moschea di Li – Makoudi [C-1] che ha invece una deliziosa fontana all’apice della strada, decorata con medluk decorato e delicati zellij.
■ Situato dietro la Medersa di Attarine, Si Ahmed Tijani Mosque e Zawiya [C-1] è il luogo di sepoltura di uno dei santi di Fez, Si Ahmed Tijani., discendente del profeta e fondatore della setta conosciuta come Tariqa Tijania. Seguito da molti paesi sub Sahariani, giunse a Fez come pellegrino.
■ La Moulay Idriss Zawiya * [C-2] è facilmente considerabile come il più importante monumento in Fez e mil mausoleo di Moulay Idriss II, figlio del fondatore di Fez e santo patrono della città, è uno dei luoghi di pellegrinaggio più famosi del Marocco. Il mausoleo ha due ingressi principali; le travi in legno situate all’esterno erano usate per prevenire l’ingresso di muli e non musulmani.. I non-musulmani non sono ancora ammessi. Dall’ingresso riservato alle donne, si può vedere la tomba circondata da devoti che portano incenso e candele, e - un po’ incongruamente - anche una collezione di orologi del 19° secolo spediti qui da mercanti Fassi a Manchester, in Inghilterra. All’esterno si possono notare pregevoli decori dipinti, con ricchi zelij e una gran quantità d’ intonaci lavorati. Ci sono anche due zara (nicchie) dove chi è a corto di tempo può pagare in denaro il proprio debito spirituale, un distributore di monete situato nelle vicinanze indica l’apprezzamento per il contributo. Alla polizia è stato vietato l'ingresso a questo complesso, con il risultato di farlo conoscere come il santuario dei fuori legge.
■ Un detto recita che tutte le strade di Fez conducono alla moschea di Karouine* [C-2], ed è dove probabilmente ti ritrovi se perdi una o due svolte del tuo percorso. E’ la più antica moschea del Marocco, costruita da Fatima Al- Fihiria, una di due ricche sorelle provenienti da Kairouan, Tunisia, che spesero la loro eredità nei luoghi di culto in Fez. Nel dodicesimo secolo i governatori di Almoravid ingrandirono la moschea di Karaouine rendendola la più grande dell’Africa, con la capacità di accogliere 20.000 fedeli, e tale è rimasta fino alla costruzione della moschea di Hassan a Casablanca nel 1980. La struttura vanta un altro record : l’annessa facoltà risalente all’859 A.C., è la più antica del mondo, precedente a quella di Bologna (fondata nel 1088), e di Oxford (fondata nel 1167). Il curriculum accademico ha mantenuto la sua connotazione religiosa per secoli, quando i suoi omologhi europei hanno iniziato a diversificare l’offerta di studio, si sono incluse le scienze naturali mentre matematica, fisica, chimica e lingue straniere sono stati introdotte a metà del ventesimo secolo. Nel 1975 l’Università di Karaouine tornò alle sue radici teologiche, quando la maggior parte dei dipartimenti è stata spostata nel nuovo campus universitario situato nella parte Sud della città.. La famosa biblioteca dell’Università, che vantava già 32.000 volumi nel 1613, fu lasciata nell’edificio ed è stata recentemente restaurata. Zelijs, mashrablya e intonaci lavorati coprono la maggior parte di 300 mq. Risulta difficile visitarla completamente, non solo perché i non musulmani non sono ammessi, ma anche perché lì edificio è completamente nascosto dai negozi. Ci sono comunque diverse entrate, 14 per essere esatti, attraverso i quali è possibile dare un’occhiata agli interni ed alle attività che vi si svolgono. Dall’ingresso principale, con un po’ di fortuna, si possono vedere i padiglioni situati all’estrema destra e ispirati alla Corte dei Leoni dell’Alambra di Granada. C’è una bellissima serie di porte risalenti al 12° secolo sul lato della moschea vicino alla piazza di Seffarine.
■ La piccola ma deliziosa Medersa di Attarine [C2] fu costruita nel 1323 dal sultano Meridin Abu Said Othman, come annesso alla Moschea di Kairaouine e residenza dei Talibs o studenti delle zone costiere. Aule per l’insegnamento e piccole stanze di preghiera, o masjid, sono disposte intorno a un elegante e bel cortile piastrellato con una (attualmente distrutta) fontana di marmo bianco. Il tutto è ricoperto da decorazioni considerate le migliori in Fez e protetto da una bellissima porta in bronzo.
■ La Medersa di Seffarine * [C2] è la più vecchia delle Mederse Merinid in Fez e deve essere ancora restaurata. La sua stanza di preghiera contiene ciò che è ritenuta la più vecchia mihrab (nicchia di preghiera) della città. E’ riconoscibile dalla sua porta in cedro decorata e dispone anche di un minareto con colorate zellij, nonché di una piscina, o sahrijnel suo cortile.
■ La moschea del quartiere andaluso, Al-Andalous * [D2] è la più bella tra le due moschee più importanti di Fez. Come la Karaouine è stata fatta costruire da una donna, Meryem che era la sorella della donna che fece edificare Karaouine, con il contributo della comunità ed un minareto offerto dal Califfo di Cordoba nel 956. Ai primi del 13° secolo gli Almohads riadattarono completamente la struttura munendola del magnifico accesso nel suo lato nord-est. Disegnato e costruito dagli artigiani di Granada è decorato con zelijs, intonaci lavorati e ha una grande cornice lavorata.
■ La Medersa di Es Sahrija [D2], risale al 14° secolo ed è stata appena restaurata. Deve il suo nome alla grande piscina rettangolare, sahrij, situata nel suo cortile. E’ stata costruita dal sultano Merinid Abou-alHassan come scuola teologica per la moschea di Al-Andalous e dispone di una splendida mashrabiya, una delle più antiche zelij del paese e d’intonaci decorati. Il layout ha lo scopo di stimolare gli studenti che passano attraverso un ingresso ornato, oltre ilSahrij (riflettendosi nella piscina) e il mihrab (nicchia che indica la direzione della Mecca) giungendo alla sala di preghiera di fronte.
■ La Moschea di Al-Oued [D2] (la moschea del fiume), risalente al 18° secolo, era un tempo attraversata nel cortile da un fiume che passava nel suo cortile, ora sostituito da alberi da frutto.
■ Sidi Ali Bou Ghaleb [D 2/3) è un santo del Marocco che, durante la sua vita terrena, fu chirurgo e barbiere, insolita combinazione per quei tempi. Attualmente è il patrono di questi ultimi e nel suo rinnovato mausoleo si tiene ogni anno un moussem (festival) che dura due giorni.